Prima di scrivere questo post, ci ho pensato un bel po'.
E' in corso in
questi giorni il processo a
Bros, in cui per la prima volta in Italia un comune, si dichiara parte civile in un processo che si svolgerà in tribunale, rendendo pertanto il reato penale.
Fino alla riforma di legge del 2009, che ha inasprito le pene, erano infatti i giudici di pace a valutare il caso, non il tribunale.
Cosa dire. Credo che a livello generale ci sia un po' di confusione su cosa significhi essere un writer, su cosa sia arte, su cosa sia effettiva deturpazione.
Potete cercare tutte le definizioni che volete, ognuno la vedrà a modo suo.
Io personalemente credo nel writing, inteso come forma di contestazione e come forma di contestazione sono contraria al tagging e alla deturpazione di opere artistiche e monumenti o case private. Non vedo come l'arte del contestare si possa sovrapporre e anzi peggiorare l'arte.
Non voglio dimenticare che se sto contestando qualcosa non posso farlo contro persone che per ripulire il muro di casa propria dovranno rinunciare a qualcosa o lavorare il doppio.
Non voglio immaginare fontane, case private e strutture pubbliche sporcate da tag che più che contestazione mi sembrano fare a gara a chi riempie di più la città. Ma come fai a considerarti un writer andando in giro a firmare i palazzi manco fossi un cane. Sarà un pensiero sfigato. Sarà. Sono abbastanza forte per riuscire a non dire che siete dei fighi, solo perchè la pensate in modo diverso da me.
Credo che il writing ed in generale la street art debbano comunicare qualcosa, non "marchiare" il territorio con una tag.
Processare Bros è giusto o è ingiusto? Io credo sia giusto.
Ho letto dagli articoli pubblicati che stava dipingendo sul palazzo di una società privata, sulle mura del carcere di SanVittore e su altri edifici milanesi.
Non so se per voi possa avere senso ma credo che se queste persone fossero state felici dell'opera realizzata non avrebbero sporto denuncia.
Pensando a
Bansky per esempio (c'è tra l'altro la sua mostra a milano in questi giorni),, c'è stato addirittura un ragazzino che ha utilizzato un asse di legno su cui Bansky aveva dipinto per realizzarsi una tavola da skate, da quanto gli piaceva, (senza sapere che aveva tra le mani 40 mile sterle!!!!), solo perchè quel pezzo era una figata.
Ma Bansky non dipinge su monumenti, Bansky nn writa su palazzi appena dipinti: Bansky usa il suolo urbano degradato per trasformarlo in un monumento.
E' rispettoso.
Altro artista italiano che considero tale è
Eron, della stessa pasta di Bansky, ha addirittuto dichiarato in un intervista il suo
punto di vista sul writing asserendo appunto
Sul tuo sito si parla di "Quest'arte etichettata come una forma di vandalismo". Dipingere sui treni non lo è?
Penso che il fascino dell'aerosol art e del writing sia dato proprio dal fatto che è praticato illegalmente e in luoghi più o meno impensabili. Il fatto che oggi vi siano persone che scrivono su monumenti o vetrine di privati non lo condivido, ma esiste. Forse è l'evoluzione del writing, o forse più che la nuova generazione di writers è la "degenerazione" del writer.
SIAMO CON LUI, voi pensatela come volete. ;)
see u
LFD