sabato 17 aprile 2010

Writing: arte sul muro o arte al muro?

Prima di scrivere questo post, ci ho pensato un bel po'.

E' in corso in questi giorni il processo a Bros, in cui per la prima volta in Italia un comune, si dichiara parte civile in un processo che si svolgerà in tribunale, rendendo pertanto il reato penale.

Fino alla riforma di legge del 2009, che ha inasprito le pene, erano infatti i giudici di pace a valutare il caso, non il tribunale.

Cosa dire. Credo che a livello generale ci sia un po' di confusione su cosa significhi essere un writer, su cosa sia arte, su cosa sia effettiva deturpazione.

Potete cercare tutte le definizioni che volete, ognuno la vedrà a modo suo.

Io personalemente credo nel writing, inteso come forma di contestazione e come forma di contestazione sono contraria al tagging e alla deturpazione di opere artistiche e monumenti o case private. Non vedo come l'arte del contestare si possa sovrapporre e anzi peggiorare l'arte.

Non voglio dimenticare che se sto contestando qualcosa non posso farlo contro persone che per ripulire il muro di casa propria dovranno rinunciare a qualcosa o lavorare il doppio.

Non voglio immaginare fontane, case private e strutture pubbliche sporcate da tag che più che contestazione mi sembrano fare a gara a chi riempie di più la città. Ma come fai a considerarti un writer andando in giro a firmare i palazzi manco fossi un cane. Sarà un pensiero sfigato. Sarà. Sono abbastanza forte per riuscire a non dire che siete dei fighi, solo perchè la pensate in modo diverso da me.

Credo che il writing ed in generale la street art debbano comunicare qualcosa, non "marchiare" il territorio con una tag.

Processare Bros è giusto o è ingiusto? Io credo sia giusto.

Ho letto dagli articoli pubblicati che stava dipingendo sul palazzo di una società privata, sulle mura del carcere di SanVittore e su altri edifici milanesi.

Non so se per voi possa avere senso ma credo che se queste persone fossero state felici dell'opera realizzata non avrebbero sporto denuncia.

Pensando a Bansky per esempio (c'è tra l'altro la sua mostra a milano in questi giorni),, c'è stato addirittura un ragazzino che ha utilizzato un asse di legno su cui Bansky aveva dipinto per realizzarsi una tavola da skate, da quanto gli piaceva, (senza sapere che aveva tra le mani 40 mile sterle!!!!), solo perchè quel pezzo era una figata.

Ma Bansky non dipinge su monumenti, Bansky nn writa su palazzi appena dipinti: Bansky usa il suolo urbano degradato per trasformarlo in un monumento.

E' rispettoso.

Altro artista italiano che considero tale è Eron, della stessa pasta di Bansky, ha addirittuto dichiarato in un intervista il suo punto di vista sul writing asserendo appunto

Sul tuo sito si parla di "Quest'arte etichettata come una forma di vandalismo". Dipingere sui treni non lo è?
Penso che il fascino dell'aerosol art e del writing sia dato proprio dal fatto che è praticato illegalmente e in luoghi più o meno impensabili. Il fatto che oggi vi siano persone che scrivono su monumenti o vetrine di privati non lo condivido, ma esiste. Forse è l'evoluzione del writing, o forse più che la nuova generazione di writers è la "degenerazione" del writer.


SIAMO CON LUI, voi pensatela come volete. ;)
see u
LFD

4 commenti:

  1. Sono entusiasta del BYM - finalmente! Al contrario detesto (come credo quasi tutta la popolazione) chi imbratta con scarabocchi - io non li chiamo tagger, perché significherebbe riconoscere loro dignità di gruppo, di categoria che vuole dimostrare qualcosa, ma in realtà inesistente - mi spiegate cosa ci sia di artistico o creativo nello scarabocchiare le lettere o sigle sui muri? Quello che mi uccide è l'assoluta mancanza di sensibilità estetica, che chi usa la parola 'art' dovrebbe apprezzare. Es: la stazione Appiano, qui a Roma, era stata dipinta con grandi animali fantastici - balene volanti, cervi stralunati, polipi blu (pure qualche topo di straforo), ma hanno dovuto riverniciare una parte perché era piena di scarabocchi. A questi taglierei le mani a mozzichi, perché le loro non sono altro che esibizioni narcisistiche. Almeno scrivessero poesie, magari sui muri giusti.
    Al contrario, BYM migliora l'ambiente, è una risposta attiva alla pubblicità, ha un contenuto, ed è pure divertente. Per me, una boccata d'aria fresca.
    Renata

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  2. (premessa: sn parole in libertà, nn mi metto a rileggere eh :P)
    innanzitutto complimenti per le vostre azioni e x aver messo in pratica anche qui qualcosa di serio necessario...soprattutto in modo organizzato e "coscienzioso" ;) (ossia, ci sn tante cose simili, ma un po' di visibilità in più è sempre cosa buona e giusta ;) )
    vorrei solo esprimere la mia opinione su questo post: la questione, a mio avviso, è ambigua. è ambiguo utilizzare forme appartenenti a una certa cultura/movimento che è nato con determinate caratteristiche (es. illegalità, rivendicazione di spazi, rivendicazione di un "diritto negato", di un'identità...) e poi criticare chi continua ad utilizzare queste forme in un modo diverso. Più che ambiguo direi...a che serve? si sta parlando di cose diverse. Il writing nella sua forma illegale, il vandalismo, il bombing vero è qualcosa di molto diverso da quello che fate. é un'esigenza differente, qualc che nasce da motivazioni diverse e personali per ognuno...(a differenza delle vostre azioni che sn più...sociali?) personalmente provo sempre delle forti emozioni quando vedo un muro o un treno "distrutto" anche nel peggio modo. la questione è il gesto, non certo quanto sia artistica la cosa. se poi una cosa è anche bella, ben venga (e bros è uno di quelli che si è sempre distinto per la qualità delle sue azioni -cosa peraltro riconosciuta da molti, vedi esposizioni, ecc.). non so come spiegarmi...forse è una forma meno "matura"...ma di certo è anche una forma più radicale, che non accetta cmq di adattarsi alle "leggi" di un sistema che, con i suoi gesti e le sue forme, critica. e qui sta un'altra cosa ambigua: nn ho mai sentito un bomber prendere una posizione di critica verso eron o chi sceglie (dopo aver fatto una bella gavetta tra le fila della fazione illegale) di dedicarsi esclusivamente al legale o trova in forme diverse come esprimersi (bean). perche? perché sn scelte, esigenze, cose personali. Per questo mi piacerebbe che questi discorsi tenessero in considerazione la differenza esistente tra le due cose...così sembra un po' un modo per nobilitare le proprie azioni confrontandole alle altre...che in realtà nn c'entrano un piffero.
    questione tag: fa parte del gioco. chiunque abbia scritto per un po' sa che è così. è anche questa una forma e fa parte di come funziona la cosa. e gli scarabocchi sono una cosa diversa dalle tag, teniamolo presente una buona volta visto che tutti, più o meno, riusciamo a distinguere delle lettere fatte bene (anche qui...c'è cmq un codice, dei riferimenti, ecc.)da cose fatte così a caso.
    poi sta ad ognuno...anch'io preferivo fare cose su muri pubblici e non privati e via dicendo ma...nn so...
    diciamo che, per citare bean, non mi sento di dare un giudizio forte su qlcuno che, non sentendosi rispettato, non rispetta il divieto imposto. ossia...la diesel paga per la sua pubblicità no?
    vabbeh poi mi perdo via :), volevo sl esprimere questa cosa. scusate ma non ho il dono della sintesi :P
    peace e complimenti ancora ;)

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  3. continuo per un attimo :)

    - io non li chiamo tagger, perché significherebbe riconoscere loro dignità di gruppo, di categoria che vuole dimostrare qualcosa, ma in realtà inesistente -

    :) tenera...peccato che non puoi negare l'esistenza di questa categoria, a meno che non cammini con una benda sugli occhi, ovunque tu sia :P sempre continuando per citazioni: sn nomi che sporcano le code degli occhi ai passanti...e in questo sta, anche, il motivo.

    mi spiegate cosa ci sia di artistico o creativo nello scarabocchiare le lettere o sigle sui muri?

    e chi l'ha detto che dev'esserci per forza qualc di artistico?! è un'idea che nasce da questi confronti fra cose che non hanno niente, o poco, a che fare...poi sì, il mercato fagocita tutto e ha bisogno di nomi, aggettivi, ecc... ma prova a parlarci con qualche "vandalo" che non vende le sue sigle o il suo lettering a un marchio :)

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  4. Ciao Renata,
    grazie mille per tutte le tue considerazioni :))

    Tag, scarabocchi, lettere fatte male... la questione a mio parere è legata anche al tipo di muro che si va ad imbrattare: tipo: se fai una tag sul muro di casa di Berlusconi a mio parere ha un significato diverso da quello che può avere una tag fatta sul palazzo di persone oneste che lavorano e si fanno il culo tutti i giorni per pagarsi il mutuo.

    Insomma se la tag deve essere una forma di protesta benvenga ma va fatta con coscienza.

    Per quanto riguarda Bean, credo sia da separare il Bean writer dal Bean artista: trovo che lui sia un fenomeno, bravissimo, ha trovato il modo di fare quello che gli piace e riuscire a viverci. Non credo che si senta un venduto anzi trovo sia molto rispettato da tutti. Vende arte a Diesel o Eni nn contestazione..

    Anche qui, sono impressioni mie, nn vogliono dettare regole.

    Grazie per i complimenti. Siamo fermi da un po' il progetto aveva dei buoni propositi, ma siamo stati tutti un po' presi dalle nostre cose.

    Spero grazie al tuo incitamento di riuscire a sentire gli altri 3 per rimetterci in attività :D

    A presto
    La red

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