sabato 23 gennaio 2010

Essere stupidi per una vita di successo?



Il messaggio è chiaro: Siate stupidi! Perchè gli stupidi sono brillanti, coraggiosi, creativi, romantici, istintivi e ricchi di aneddoti divertenti o interessanti. Le persone intelligenti invece, quelle costrette a districarsi in modo razionale con i problemi della vita quotidiana, quelli no, sono pallosi, senza inventiva, antipatici e poco interessanti. Ed ovviamente, sono sfigati e non alla moda.

Uno spiegamento di forze degno delle più pressanti campagne elettorali che ha occupato qualsiasi spazio nelle città di tutta Italia e non solo. Milioni di euro spesi per convincerci che essere stupidi ed indossare un denim dal costo non trascurabile è il modo migliore per approcciare la nostra l'esistenza.

Non che fosse un profondo filosofo, ma Carl Sagan diceva:

"La pubblicità insegna alla gente a non fidarsi del proprio giudizio. La pubblicità insegna alla gente ad essere stupida"

Ci sentiamo razionali, creativi istintivi, ma non stupidi. E questo messaggio ci offende.

Ci vediamo in giro...

giovedì 21 gennaio 2010

Poster Boy


Poster Boy è un anonimo artista newyorkese che negli ultimi hanni ha parecchio affascinato alcuni di noi e, inutile negarlo è stato una delle più forti influenze che abbiamo assimilato inconsciamente durante le prime “riflessioni” sulla natura delle nostre attività.

Non dipinge tele, non utilizza bombolette, stancil o stickers. Il suo unico strumento è il taglierino. Le sue vittime preferite le affisioni cartace della metropolitana di NewYork.

Vicino al pensiero di Noam Chomsky, Poster Boy realizza collage estemporanei tagliando ed incollando le affissioni che trova nella metropolitana di NewYork trasformando sterili pubblicità in messaggi talvolta ironici, talvolta di denuncia o di protesta.

La notorietà raggiunta dai suoi lavori, sia online che offline ha dato origine a diverse attività di emulazione al punto da far parlare qualcuno di un “posterboy movement” a cui, seppur in modo tangente, ci sentiamo vicini.

Il suo profilo su flickr è ricco di attività documentate così come questa sua intervista sul Nypress saprà sicuramente raccontarvi qualcosa in più sul suo lavoro.

mercoledì 13 gennaio 2010

Il nostro segno!




Non è un logo, non è un fregio, ne uno stemma o un emblema. E' semplicemente il nostro segno.

E se la pensate come noi è anche vostro, sentitevi liberi di utilizzarlo.

Tnx ZaG per lo schizzo!

Be Yourself Movement Manifesto



Dal carosello all'occupazione mediatica, dalla casalinga di Voghera al modello di bellezza bulimianoressico, dai consigli per gli acquisti
alle imposizioni sociali. In modo sempre più invasivo ed arrogante, veniamo ogni giorno bombardati da messaggi il cui unico scopo è imporre un pensiero collettivo unitario, un modo di essere, di apparire e di vivere.

Ogni angolo delle nostre città ha qualcosa da dirci: tenta di persuaderci gridando dall'alto dei suoi 6x3 metri cosa è alla moda o ci impone ripetendoci da un esercito di 70x100 cosa dovremmo possedere per essere socialmente accettati.

ORA BASTA!

Siamo stanchi di essere considerati un numero, la nostra generazione un target ed i nostri comportamenti un trend di mercato.

Crediamo e promuoviamo lo sviluppo di una coscienza critica individuale e collettiva e pretendiamo che questa venga rispettata.

Crediamo sia necessario liberare la nostra e le future generazioni da stereotipi esistenziali e di bellezza autolimitanti.

Rifiutiamo qualsiasi tipo di imposizione socio-culturale , l'omologazione degli individui e la diffusione di un modello di pensiero unico.

Crediamo nel principe azzurro con la pancetta, nelle principesse senza una terza abbonante ed un fisico mal nutrito.

Crediamo sia meglio vivere la propria vita, nei propri panni, sentendosi ogni giorno se stessi e non qualcun altro.

Crediamo nelle imperfezioni e nei difetti fisici come valori aggiunti, come segni distintivi di una persona, come simboli dell'unicità di ognuno di noi.

Crediamo sia giusto accettare le persone per quello che sono, pensano e appaiono agli occhi degli altri, senza distinzione alcuna.

Crediamo nella libertà d'espressione, nella critica purché costruttiva e nella democraticità della comunicazione.

Crediamo sia giunto il momento di uscire e rivendicare con creatività il diritto a non essere omologati.

Sii te stesso, vanne fiero e se vuoi aiutaci a diffondere il Be Yourself Movement!

lunedì 11 gennaio 2010

Manifestiamo manifesti l'arrivo del manifesto

Mettere assieme 4 persone da 3 parti d'italia con impegni diversi non è proprio facile! Dopo aver rimandato per qualche giorno, finalmente ieri FlyD da Bologna, LaRed da Roma e ZaG che qui a milano ci abita, sono passati da casa mia per lavorare a otto mani al Manifesto.

Qualche giorno per trascrivere, correggere e buttiamo tutto online.

domenica 3 gennaio 2010

Check check, one two, one two....

Il blog è lo specchio dell'anima.

Molte persone aprono un blog perchè riescono ad essere se stesse solo quando sono soli.
Quando sanno che nessuno di chi leggerà le cose, li conosce o li giudica per come vivono la loro vita.

In un blog puoi essere qualcuno che non sei mai nella tua vita: ti senti libero di esprimerti e di raccontare il tuo punto di vista sulle cose senza paura. Questo blog parte da queste riflessioni qui sopra: sarebbe bello se tutti ci sentissimo liberi di essere noi stessi nei faccia a faccia con gli altri.

Sarebbe bello riuscire a far capire al mondo che possiamo essere noi stessi nella vita reale oltre che in quella virtuale. Ho avuto la fortuna di conoscere alrte 3 persone che la pensano come me e abbiamo aperto questo blog.

Questo blog, è un sogno: il sogno di un mondo in cui tutti si sentano liberi; il sogno di un mondo dove le persone imparino ad ascoltare e accettare gli altri per come sono veramente (sì come in Bridget Jones :°°° ).

Questo blog ha tante buone intenzioni, che vorremmo non rimanessero solo sul web. Questo blog è un sogno che vorremmo diventasse realtà e perchè lo diventi abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti voi e del coraggio di tutti voi.

Questo blog si chiama Be Yourself Movement: va contro chi ci dice di essere qualcos'altro da quello che ci sentiamo di essere o vorremmo essere.

Nel bene e nel male.